La revisione dell’impianto di climatizzazione deve rientrare tra le priorità dell’autofficina e dell’automobilista

Accertarsi del corretto funzionamento di questo impianto rappresenta un’importante responsabilità per l’autofficina e, soprattutto con la stagione più calda, un vantaggio sia per il comfort sia per la sicurezza degli automobilisti.
La revisione dellimpianto

Nonostante gli impianti di climatizzazione siano relativamente semplici, il guasto di un solo componente può causarne un drastico calo delle prestazioni, con conseguente disagio all’interno dell’abitacolo, oltre ad altri effetti collaterali meno evidenti, come l’aumento dei consumi. Diventa pertanto fondamentale che l’impianto di climatizzazione sia correttamente sottoposto a manutenzione e revisione al fine di garantirne un funzionamento efficiente ed efficace quanto più a lungo possibile.

È opportuno che l’autofficina raccomandi ai propri clienti di sottoporre a revisione l’impianto di climatizzazione del veicolo preferibilmente ogni anno, ma comunque almeno ogni due anni, includendo la sostituzione del filtro abitacolo. Questo non solo aiuterà a prevenire problemi legati a temperature elevate, scarse prestazioni, cattivi odori e appannamento, ma permetterà al tecnico di officina di rilevare potenziali guasti dell’impianto prima che sfocino in problemi più gravi, consentendo così al cliente di risparmiare tempo prezioso e, nell’arco della vita utile del veicolo, denaro.

A cosa prestare attenzione

Le due maggiori lamentele che gli automobilisti tendono a riferire, e che dovrebbero indurre a sospettare la presenza di un problema legato all’impianto di climatizzazione, riguardano la scarsa freschezza dell’aria immessa nell’abitacolo e la presenza di odori sgradevoli, spesso accompagnati da finestrini che tendono ad appannarsi facilmente e che non si puliscono bene.

L’autofficina deve innanzitutto valutare le prestazioni dell’impianto di climatizzazione e le condizioni del filtro abitacolo, al fine di confermare le perplessità del cliente. Il refrigerante è poi un elemento chiave dell’impianto di climatizzazione che, per raffreddare efficacemente l’aria in ingresso, deve essere al giusto livello e sufficientemente pulito in modo che possa scorrere efficacemente attraverso i componenti dell’impianto. Per quanto riguarda il problema del cattivo odore e dell’appannamento dei finestrini, occorre soffermarsi sul filtro dell’abitacolo perché, con il passare del tempo, il suo rendimento tende inevitabilmente a calare man mano che viene contaminato dalle sostanze inquinanti che trattiene.

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I sette passaggi essenziali per la revisione dell’impianto di climatizzazione

Una revisione accurata dell’impianto di climatizzazione richiede tra 45 minuti e un’ora di tempo.

• Il primo passaggio, estremamente importante, è la verifica del funzionamento e delle prestazioni dell’impianto di climatizzazione misurando la temperatura dell’aria in uscita, in modo da avere un valore di riferimento accurato da poter utilizzare al momento del controllo finale.

• Verificare se il veicolo è dotato di filtro interno e se questo debba essere sostituito. Una sostituzione tempestiva eviterà la diminuzione del flusso d’aria all’interno della vettura e, in alcuni casi, il verificarsi di eventuali intasamenti.

• Verificare lo stato dei componenti dell’impianto. Controllare la presenza di eventuali danni, causati da colpi di pietrisco o corrosione, che potrebbero dar luogo a ulteriori problemi in un secondo momento, e verificare se la superficie del condensatore o del radiatore sia contaminata da sporcizia che limiti il flusso dell’aria.

• Esaminare il refrigerante all’interno dell’impianto e tenere presente che refrigeranti di bassa qualità possono facilmente ridurre le prestazioni, danneggiando i componenti dell’impianto, come per esempio il compressore.

• Esaminare la qualità del fluido refrigerante e dell’olio. Spesso vengono utilizzati oli o fluidi refrigeranti non idonei, o quantità eccessive di liquido cercafughe UV per il rilevamento delle perdite, e questo può comportare una riduzione della vita utile del compressore, oltre a rappresentare una delle cause principali di guasto.

• Verificare la presenza di eventuali perdite di refrigerante. Non esiste un metodo perfetto per individuare eventuali perdite di refrigerante. Tuttavia, il sistema migliore è rappresentato dalla combinazione di due o tre metodi diversi.

• Verificare il corretto funzionamento dell’impianto di climatizzazione. Nel corso della verifica del funzionamento dell’impianto di climatizzazione, è opportuno valutare non solo le prestazioni, ma anche il livello di rumorosità, il funzionamento della ventola del condensatore, il flusso e la miscelazione dell’aria (riscaldamento e raffreddamento) e l’eventuale presenza di cattivi odori all’interno dell’abitacolo quando il condizionatore è acceso.

I vantaggi di un impianto adeguatamente sottoposto a manutenzione e revisione includono:

• Una vita utile più lunga, il che significa un numero minore o addirittura nullo di riparazioni costose.

• Un minor consumo di carburante, possibile grazie al fatto che l’impianto non è costretto a lavorare sempre alla massima potenza.

• Maggiori benefici ambientali dovuti alle minori emissioni di gas di scarico e di refrigerante.

• Un comfort più elevato a causa del minor rumore, dell’aria più pulita, delle temperature e dell’umidità controllate in maniera più efficace, a beneficio della salute e della sicurezza degli automobilisti.

• Una riduzione dei costi di garanzia, in caso di riparazioni o altre attività di service, data la minore probabilità di guasti.

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