Con l'arrivo del caldo estivo è importante revisionare l'impianto di climatizzazione

DENSO è costruttore leader di attrezzature originali, fornitore di impianti per le case automobilistiche di tutto il mondo e pioniere nella progettazione e nello sviluppo di impianti di climatizzazione. Accertarsi del corretto funzionamento di questi impianti rappresenta un’importante responsabilità per l’autofficina e, soprattutto con l’arrivo del caldo torrido estivo, un vantaggio sia per il comfort che per la sicurezza del guidatore. La competenza e l’innovazione DENSO sono alla base nello sviluppo e produzione dei componenti per gli impianti di climatizzazione destinati sia alle case automobilistiche che all’aftermarket. Tuttavia, è fondamentale che l’impianto di climatizzazione sia correttamente sottoposto a manutenzione e revisione al fine di garantirne un funzionamento efficace quanto più a lungo possibile.

Perché è importante la manutenzione dell’impianto di climatizzazione?

Sebbene l’impianto di climatizzazione offra agli occupanti del veicolo il massimo comfort in qualunque condizione atmosferica, è particolarmente importante che funzioni in maniera efficace nei periodi più caldi. Il presente articolo offre al tecnico professionista suggerimenti e consigli su come mantenere efficienti gli impianti di climatizzazione stagione dopo stagione.

Nonostante gli impianti di climatizzazione siano relativamente semplici, il guasto di un solo componente può causarne un drastico calo delle prestazioni, con conseguente disagio all’interno dell’abitacolo, oltre ad altri effetti collaterali meno evidenti, come la diminuzione dell’efficienza del carburante.

Panoramica dell’impianto di climatizzazione

Il funzionamento del climatizzatore si basa sulla sottrazione del calore dall’interno dell’abitacolo che viene assorbito dal refrigerante. Questo trasporta il calore lontano dagli occupanti, in modo che possa essere rilasciato all’esterno del veicolo.

I componenti principali dell’impianto di climatizzazione sono il compressore, il condensatore, la valvola di espansione, l’evaporatore e il refrigerante utilizzato per assorbire il calore, che nella maggior parte degli impianti attualmente utilizzati è conosciuto come R134a. Tuttavia, per motivi di carattere ecologico, i veicoli fabbricati a partire da gennaio 2017 devono obbligatoriamente utilizzare refrigerante R1234yf.

Il compressore rappresenta un componente fondamentale dell’impianto di climatizzazione, in quanto genera il flusso necessario alla circolazione della miscela olio/fluido refrigerante al suo interno. Il compressore genera alta pressione attraverso la bocchetta di mandata e bassa pressione tramite la bocchetta di aspirazione che risucchia il refrigerante, in forma gassosa, proveniente dall’evaporatore dove il refrigerante surriscaldato ha assorbito il calore dell’abitacolo. Successivamente, il refrigerante viene compresso, aggiungendo altro calore, e il gas ad alta temperatura e alta pressione viene pompato direttamente al condensatore tramite la bocchetta di mandata del compressore.

Il condensatore sub-cool DENSO sfrutta gli stessi principi di un radiatore domestico, trasferendo il calore all’aria esterna. All’interno del condensatore, il refrigerante in forma gassosa ad alta pressione muta di stato, trasformandosi in un liquido caldo ad alta pressione. Successivamente, il refrigerante liquido raffreddato scorre verso la valvola di espansione dove, per effetto dell’alta pressione, viene spinto attraverso un piccolo orifizio, o foro, che lo inietta in forma nebulizzata, permettendone così l’espansione.

Il processo di espansione consente di ridurre la pressione del refrigerante, diminuendone di conseguenza anche la temperatura e permettendogli di cambiare nuovamente stato, da liquido caldo ad alta pressione a nebbia più fredda e a bassa pressione in grado di assorbire più facilmente il calore al passaggio attraverso l’evaporatore.

Il refrigerante nebulizzato a bassa pressione, a questo punto, attraversa l’ultimo componente principale dell’impianto di climatizzazione, ovvero l’evaporatore, che si trova all’interno dell’unità di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione (HVAC), dietro il cruscotto. L’evaporatore è composto da un serbatoio, tubi e da alette esposte all’aria dell’abitacolo, così da permettere il trasferimento del calore a queste ultime per poi venire assorbito dal refrigerante nebulizzato.

Nel momento in cui il refrigerante assorbe il calore, evapora trasformandosi nuovamente in gas e questo refrigerante gassoso surriscaldato passa dall’evaporatore al compressore, dove l’intero processo ricomincia. Questo processo è denominato ciclo del refrigerante.

L’impianto di climatizzazione è anche dotato di un filtro che ha il compito di vagliare l’aria in ingresso all’unità HVAC del veicolo, rimuovendo qualsiasi particella di sporco e sostanza inquinante prima che raggiunga l’interno dell’abitacolo. Di conseguenza, così come il filtro dell’olio viene sostituito periodicamente in occasione del cambio dell’olio motore durante la manutenzione ordinaria del veicolo, è opportuno verificare regolarmente anche il filtro dell’abitacolo, unitamente alla qualità e quantità della miscela olio/fluido refrigerante.

A cosa prestare attenzione

Le due maggiori lamentele che gli automobilisti tendono a riferire, e che dovrebbero indurre a sospettare la presenza di un problema legato all’impianto di climatizzazione, riguardano la scarsa freschezza dell’aria che viene immessa nell’abitacolo e la presenza di odori sgradevoli, spesso accompagnati da finestrini che tendono ad appannarsi facilmente e che non si puliscono in modo efficace.

Una volta al corrente di uno qualsiasi di questi problemi, l’autofficina deve innanzitutto valutare le prestazioni dell’impianto di climatizzazione e le condizioni del filtro dell’abitacolo, al fine di confermare le perplessità del cliente.

Come accennato in precedenza, il refrigerante è un elemento chiave dell’impianto di climatizzazione, in quanto il costante ricircolo permette di rimuovere il calore dall’aria dell’abitacolo. Per raffreddare efficacemente l’aria in ingresso, quindi, deve essere al giusto livello e sufficientemente pulito in modo che possa scorrere attraverso i componenti dell’impianto in maniera efficiente. Per quanto riguarda il problema del cattivo odore e dell’appannamento dei finestrini, occorre soffermarsi sul filtro dell’abitacolo perché, con il passare del tempo, il suo rendimento tende inevitabilmente a calare man mano che viene contaminato dalle sostanze inquinanti che trattiene.

Una manutenzione regolare è fondamentale

È opportuno che l’autofficina raccomandi ai propri clienti di sottoporre a revisione l’impianto di climatizzazione del veicolo preferibilmente ogni anno, ma comunque almeno ogni due anni, includendo la sostituzione del filtro dell’abitacolo. Questo non solo aiuterà a prevenire problemi di temperatura, prestazione, cattivo odore e appannamento, ma permetterà al tecnico di officina di rilevare potenziali guasti dell’impianto prima che sfocino in problemi più gravi, consentendo così al cliente di risparmiare tempo prezioso e, nell’arco della vita utile del veicolo, denaro.

Ricambi aftermarket DENSO

Grazie all’esperienza pluriennale e al design innovativo, ogni componente DENSO per impianti di climatizzazione è prodotto per soddisfare gli standard OE, pertanto le autofficine, così come i tecnici incaricati dell’installazione, possono contare sulla loro qualità, prestazione e longevità.

La gamma completa, in grado di adattarsi a più di 750 applicazioni, include sia i filtri antiparticolato standard che i più avanzati filtri combinati dotati di strato aggiuntivo ai carboni attivi all’interno del materiale filtrante.

La rinomata assistenza e consulenza tecnica dell’azienda, rendono DENSO il partner per eccellenza per i professionisti dell’aftermarket.

Per maggiori informazioni sui prodotti DENSO AC e altri consigli pratici, visita il nuovo sito web DENSO Aftermarket.